Fare attività fisica aiuta ad invecchiare meglio?

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Fare attività fisica aiuta ad invecchiare meglio?

Fare attività fisica aiuta ad invecchiare meglio?

È noto come l’esercizio fisico influisca positivamente sul benessere fisico. Fare un’attività fisica regolare aiuta a mantenere una buona forma fisica, ma anche ad essere autonomi nelle piccole attività di tutti i giorni, come fare le pulizie, portare le buste della spesa o aprire i barattoli di marmellata. Ma non solo, può migliorare l’umore e influire positivamente sul desiderio sessuale. Inoltre, dati recenti mostrano come l’esercizio fisico migliori la capacità del nostro cervello di ragionare, concentrarsi e ricordare.
Se guardiamo, poi, anche i risultati che mettono in relazione le abilità cognitive con l’esercizio fisico vediamo che praticare un’attività fisica migliora le funzioni cerebrali nei bambini e negli adulti. E, grazie alle nuove tecnologie e alle tecniche di imaging cerebrale, è possibile documentare i cambiamenti positivi che si verificano nel nostro cervello quando ci dedichiamo all’esercizio fisico. Ma fare attività fisica aiuta anche ad invecchiare meglio? Una rassegna più recente degli studi disponibili in letteratura ha esaminato la relazione tra l’esercizio fisico, le abilità cognitive e il normale invecchiamento, scoprendo che praticare un’attività fisica costante aiuta il nostro cervello rimanere in buona salute via via che l’età avanza.
E se andassimo a guardare il legame che c’è tra l’attività fisica che pratichiamo e malattie tipiche dell’anziano, come ad esempio la demenza? Una recente revisione Cochrane ha esaminato studi che si sono occupati della relazione tra l’esercizio fisico e la malattia di Alzheimer. Sono stati considerati 17 studi condotti su un totale di 1.067 partecipanti per esaminare se l’esercizio potesse influire sui sintomi della malattia di Alzheimer, migliorandoli. Ovviamente sono stati presi in considerazione una grande varietà di programmi di allenamento di durata diversa.
In particolare, l’analisi ha valutato se i programmi di esercizio potessero migliorare alcune funzioni nelle persone anziane con demenza.Alcuni degli studi hanno misurato compiti cognitivi come la memoria, il ragionamento e le abilità spaziali. Altri hanno esaminato la funzione psicologica, il comportamento, la salute mentale e i sintomi psicologici (come depressione, ansia e agitazione). Altri ancora la capacità di svolgere le normali attività quotidiane. Sono stati osservati anche gli effetti su mortalità, qualità della vita, esperienza dei caregiver e utilizzo dei servizi sanitari, ed eventuali effetti negativi dell’esercizio fisico.Combinando i risultati provenienti dagli studi è emerso con forza che i pazienti che hanno fatto più attività fisica erano in grado di svolgere meglio le attività quotidiane.
Non c’è stata evidenza di miglioramenti significativi nella sfera del pensiero e del comportamento e nella salute psicologica o mentale. Né sono emerse evidenze che l’esercizio possa essere stato dannoso per i partecipanti agli studi. Né che possa apportare benefici significativi per i caregiver e la comunità assistenziale allargata.Secondo le conclusioni degli autori però i dati presi in considerazione riguardano numeri piccoli, per questi sono necessari ulteriori studi clinici ben disegnati su ampie fette di popolazione che si pongano l’obiettivo di studiare il miglior tipo di programma di esercizio per le persone con diversi tipi e gravità di demenza. Questo per valutare anche se l’esercizio fisico, che è un fattore modificabile su cui è possibile intervenire cambiando le abitudini e lo stile di vita, possa essere identificato come un potenziale mezzo per ridurre o ritardare la progressione dei sintomi della demenza.

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