
Le insidie della primavera: test e stili di vita per le allergopatie respiratorie
Con l’arrivo della primavera (anche se ormai questi ciclici passaggi stagionali si sono un po’ persi) per la salute di alcuni si riaffaccia il problema delle “allergie respiratorie”. Il nostro apparato respiratorio viene giornalmente a contatto con un numero elevatissimo di sostanze presenti nell’aria, alcune delle quali possono scatenare una risposta “allergica”, cioè una specie di reazione di difesa a sostanze estranee all’organismo, che può condurre ad una serie di disturbi, genericamente definiti “allergopatie respiratorie”. Le due forme più note sono la rinite allergica (caratterizzata da crisi di starnuto, prurito nasale, secrezione accentuata) e l’asma bronchiale (stato di costrizione dei “condotti” che permettono il passaggio dell’aria respirata dalle grandi vie respiratorie sino agli ultimi settori polmonari, che si caratterizza per rumori respiratori sibilanti, tosse secca e difficoltà di respiro. Un aspetto particolare delle allergopatie è quello legato alla pollinosi. I pollini sono le cellule riproduttive maschili di alcune piante. Sono particelle molto piccole e ricche di proteine (allergeni) le quali, nei soggetti predisposti, determinano le manifestazioni allergiche. I sintomi della pollinosi sono a carico di:
- naso (ostruzione, secrezione, starnutazione, prurito)
- occhi (arrossamento, prurito, lacrimazione, fotofobia)
- polmoni (costrizione delle vie aeree, mancanza del respiro)
- -applicando protocolli diagnostici certi
- -fornendo indicazioni utili a ridurre l’esposizione agli allergeni (le sostanze che causano l’allergia)
- -indicando, nel caso fosse necessario, le terapie da utilizzare in fase acuta per superare la sintomatologia, per desensibilizzare il soggetto, per impedire una progressione verso fasi di maggiore gravità della patologia polmonare.
- -allattamento materno prolungato (almeno fino al 6° mese)
- -introduzione di cibi “allergizzanti” (latte vaccino, uova, pesce, cibi in guscio etc.) in epoche adeguate.
- -curare l’igiene ambientale
- -evitare l’accumulo di polvere domestica, eseguendo pulizie frequenti e asportando la polvere con aspiratori dotati di filtri speciali e con panni umidi
- -non arredare la casa con mobili imbottiti, tappeti, moquette, tende, giocattoli di stoffa
- -aerare continuamente la casa e tenere una temperatura ambientale non superiore ai 20°C con umidità relativa non superiore al 50%
- -utilizzare coprimaterasso e coprifedera di tessuto impermeabile all’acaro.
- -esporre quotidianamente lenzuola, federe e materassi alla luce diretta del sole.
- -Prick Test (esame base per l’individuazione della reattività nel soggetto)
- -Prist e/o Rast (esami effettuati con un prelievo ematico, riservati alla diagnostica ulteriore e quindi non effettuati di solito nelle fasi di screening)