Con l’autunno e i suoi classici sbalzi di temperatura arrivano anche i primi disturbi da raffreddamento, tra cui il mal di gola. Vediamo come difenderci in anticipo
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, la ripresa delle attività lavorative e ludiche, come la frequenza di una palestra, e i primi sbalzi di temperatura di un clima sempre più capriccioso si ripropongono anche i primi disturbi da raffreddamento, tra cui il mal di gola.
Le dinamiche che promuovono queste forme, che propongono un’anteprima della stagione fredda, sono sempre le stesse: una copertura con indumenti non adeguati ad abbassamenti imprevisti o bruschi rialzi della temperatura, l’affollamento in locali tenuti chiusi e magari con scarso ricambio d’aria, i contatti interpersonali diretti.
Senza contare il ruolo dei bambini che fungono da rapido veicolo da una comunità all’altra.
Primi in causa: i virus
All’inizio dell’autunno le cause del mal di gola, quanto meno nella sua fase iniziale, sono prevalentemente virali: si tratta per lo più di virus parainfluenzali, rhinovirus e adenovirus.
Tutti microrganismi tipicamente responsabili di infezioni respiratorie e dotati di elevata capacità di contaminazione sia interpersonale sia dell’ambiente, potendo essere diffusi a miliardi attraverso colpi di tosse, starnuti, goccioline di saliva, accessori e oggetti di impiego personale o in stretta prossimità dell’individuo affetto.
Non c’è quindi da allarmarsi, ma non è nemmeno il caso di rassegnarsi a soccombere o di confidare in un destino clemente.
Il disturbo non provoca soltanto fastidio. Anche perché il mal di gola non comporta esclusivamente disagio per la deglutizione, la fonazione e il riposo notturno, ma può essere anche una condizione favorente l’impianto di altri agenti, questa volta di natura batterica.
Oppure l’estensione dell’infiammazione verso altri distretti dell’albero respiratorio, in particolare l’orecchio medio (soprattutto nei bambini), la trachea e i bronchi.
In tale eventualità l’immediata conseguenza è il protrarsi del sintomo, che nelle forme più lievi dura in media 2-3 giorni.
Le prime armi per proteggersi
Rispettare le norme igieniche basilari, a partire dal lavaggio frequente delle mani, e ridurre o possibilmente evitare l’esposizione al fumo di sigaretta e altri fattori irritanti sono tra i primi accorgimenti per la prevenzione.
Come, del resto, mantenere una giusta umidità ambientale e, se si deve parlare molto, “gestire” con saggezza la propria voce, concedendosi qualche pausa e bevendo spesso durante la giornata, anche in assenza di sete.
Ma, se nemmeno la più scrupolosa attenzione dovesse bastare e la gola cominciasse a bruciare, la prima cosa da fare è senza dubbio non perdere tempo. È infatti un’abitudine diffusa quella di aspettare per vedere l’evoluzione del disturbo, oppure nella convinzione/speranza che si tratti di un fastidio passeggero.
Non aspettare a curarsi
È questo, invece, il momento di incominciare a intervenire, non soltanto per alleviare o meglio eliminare una sofferenza inutile, ma anche per circoscrivere subito l’infiammazione e ridurre, nei limiti del possibile, il successivo bisogno di farmaci.
Il ricorso a rimedi naturali si delinea come la strategia più funzionale per “aggredire” subito il mal di gola, o tenerlo sotto controllo nel caso in cui tenda a persistere. Uno dei rimedi efficaci per combattere il mal di gola è il nostro integratore alimentare EASYFLOGO GOLA SPRAY a base di di estratti vegetali e Propoli con Bromelina e Lattoferrina. Contiene inoltre estratti vegetali fra cui Timo che contribuisce al benessere della gola ed Erisimo ad azione emolliente e lenitiva sulla mucosa orofaringea. L’olio essenziale di Eucalipto conferisce al prodotto un gradevole effetto balsamico.